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Bruxelles: 1° giorno

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Bruxelles, 08/04/2016

La piazza di giorno ha tutto un altro aspetto… e sono tentato di dire che la preferisco di notte.

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Ci facciamo un giro vagando a caso per il centro, un po’ guardando gli edifici e i monumenti (tra qui il più importante è sicuramente il “bambino che piscia”… e sua “sorella”)

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… e un po’ visitando le mille boutique di cioccolatini, birrerie, negozi di patatine fritte e negozi di waffles.

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Mentre ci fermiamo per decidere dove andare ci passa a fianco un gruppo di turisti guidati da una simpatica ragazza di nome Ava, la quale ci dice che il tour è gratis e possiamo quindi unirci a loro tranquillamente.

Ava parla con un ottimo inglese e ad ogni fermata racconta con entusiasmo curiosità sui posti che ci circondano, suggerendo dove è meglio assaggiare le specialità locali. Scopriamo che le patatine fritte, dette in inglese “French fries” sono in realtà di origine belga. Il nome French fries è stato infatti coniato dagli stranieri che sentendo parlare francese quando hanno iniziato ad esportare la ricetta la attribuivano  ai francesi. Un altra curiosità riguarda l’invenzione dei cioccolatini ripieni do crema… Altro grave orgoglio belga. Questi infatti nascono dall’idea di un farmacista che decise di “addolcire la pillola” (in questo caso letteralmente) avvolgendola con il cioccolato. Poi gli venne in mente di mettere dei ripieni diversi da quelli medicinali, ovvero creme, frutti, ecc…

Come già accennato alla 2 specialità belghe sono le birre delle abbazie e aromatizzate con ogni cosa (ce ne sono quasi 3000) e i waffles. Per queste purtroppo non abbiamo nessuna curiosità a disposizione… Ma non ci asteniamo comunque ad un assaggio!

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